Il tavolo tecnico sulla questione dei diplomati magistrali, convocato per oggi al Miur, “riservato ” ai “sindacati di base” Unicobas, Usb, Anief, Cobas , Cub si conclude, non diversamente dallo speculare incontro con i Confederali, come era del resto prevedibile, con un “aspettando Godot,” cioè il parere dell’ Avvocatura di Stato.
In realtà il tavolo, per noi non si era aperto con i migliori auspici, come nella fiaba della Bella Addormentata, “qualcuno” si era dimenticato che esistessimo, non aveva convocato tra i sindacati di base l’ Unicobas Scuola & Univeristà,e per evitare il maleficio della fata cattiva, del fuso, e del sonno del castello, abbiamo dovuto ricordare che avremmo gradito essere presenti, nonfosse altro che per buona educazione e corretta prassi sindacale.
Nel corso dell’ incontro la Dottoressa Novelli , e la Dottoressa De Pasquale , Dipartimento Per Il Sistema Educativo Istruzione e Formazione, si sono limitate a consegnare alle organizzazioni sindacali presenti, le tabelle con i numeri: contratti a tempo indeterminato da Gae, stipulati con clausola risolutiva 1030 Infanzia, 5639 primaria, numero degli iscritti in Gae con riserva 48.534 contro i 26252 precedentemente iscritti nelle Gae dell’ Infanzia e della Primaria. I numeri sono ancora imprecisi ovviamente , dal momento che si attendono le residue sentenze dei Tribunali del lavoro e le altre sentenze di merito. L’ intento dei rappresentanti del Miur appare chiaro:procrastinare il più possibile. A nostro avviso l’ unico provvedimento che il Dicastero si vedrà costretto a prendere, nell’ immediato, sarà quello della permanenza nelle scuole di attuale servizio tanto di coloro che stanno svolgendo l’ “anno di prova”, quanto dei titolari di incarichi annuali o supplenze fino a Giugno, pena la paralisi degli Uffici Scolastici Regionali e delle scuole. Il resto è rimandato ad una decisione politica, ad un concreto provvedimento con effetto di legge che questo governo, il governo della 107, per di più a ridosso delle elezioni, non prenderà mai se non come vaga promessa elettorale.
A nostro avviso, ed è quanto abbiamo ribadito al tavolo, la decisione politica nel merito deve: confermare l’ assunzione dei docenti con contratto a tempo indeterminato che hanno superato o stanno svolgendo l’ anno di prova;
assumere nell’ immediato una quota perequativa di circa settemila insegnanti abilitati tramite TFA e PAS e con servizio, precedentemente inseriti nelle Gae;
istituire in via definitiva un doppio canale di reclutamento, sempre aperto, che elimini la sperequazioni tra precari e la guerra fra poveri che ingrassa solo avvocaticchi azzeccagarbugli i quali hanno fatto credere alle ingenue colleghe delle varie “fazioni contrapposte”, che un ricorso amministrativo si possa sostituire alla lotta politica unitaria
Il Canale di reclutamento destinato al personale precario per almeno il 50% dei posti, concorso per titoli e servizio, deve superare le Gae, con regole eque: 12 punti per anno di servizio e 12 punti per ogni abilitazione già conseguita, senza l’ obbligo per gli abilitati di sostenere nuovi concorsi per esami.
Occorre quindi una piattaforma unitaria per il precariato come per il sindacalismo alternativo, con azioni di lotta decise e condivise per superare le forme di reclutamento previste dalle legge 107/15, compresa la vergogna dei 36 mesi.
A tal proposito Unicobas, Usb e Cobas stanno attendendo le determinazioni dell’ Anief in merito al mantenimento o alla revoca del blocco degli scrutini che, allo stato, congela qualsiasi azione di lotta dal 29 gennaio al 12 febbraio.
p. l’ Unicobas
Alessandra Fantauzzi (Esecutivo Nazionale)