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UNICOBAS Scuola&Università Università degli Studi di Bari A. Moro

Dionen

Giu 21, 2018

Lo ammettiamo! Siamo colpevoli! Criticando Barbagallo abbiamo commesso il reato di lesa Maestà!!

Abbiamo osato criticare il Segretario Generale dell’Unione Italiana Lavoratori, il quale, all’esito dello spoglio della elezione a Segretario Generale (un’elezione combattutissima, decisa all’ultimo voto … con un unico candidato!!) si è lasciato andare ad un ingenuo e innocente balletto!

E noi, riprendendo l’articolo di un quotidiano (edizione on-line de “Il Fatto Quotidiano”) abbiamo osato stigmatizzare questo atteggiamento -per noi lesivo della dignità di dirigenti, quadri, iscritti e simpatizzanti della UIL- non comprendendo che era dettato unicamente dall’emozione per il risultato faticosamente conquistato, dalla gioia di sapere che l’Assemblea elettiva aveva riposto in Lui la propria fiducia (insieme a quella di tutti gli iscritti UIL)!! Ma davvero tutti gli iscritti alla UIL (ed i simpatizzanti…) hanno condiviso la sua contentezza? Davvero tutti?? Nessuno ha provato un moto di repulsione? Davvero nessuno, fra sé e sé, ha pensato: questo signore non mi rappresenta??

A qualcuno, evidentemente, sfugge che (perlomeno, a noi così pare!!) il balletto irrideva il “corpo” della UIL, i Dirigenti, i Quadri, gli Iscritti.

Conveniamo che la ri-elezione, la conferma ad una carica così “alta” facciano piacere al ri-eletto e generino gioia (ci mancherebbe!); ma, considerando la difficile situazione generale, noi riteniamo che dovrebbero anche ingenerare preoccupazione circa la responsabilità che il ri-eletto si assume.

Ma forse NO! La responsabilità è cosa seria, vetusta ed indigesta. Meglio che ci pensino altri…

I Confederali e la democrazia

Siamo stati poi pesantemente redarguiti: se ci possiamo sedere al “tavolo” (di Contrattazione Collettiva Integrativa – ndr) è solo perché, a livello locale, le Organizzazioni Confederali CGIL – CISL – UIL non hanno ritenuto opportuno seguire la strada intrapresa dalle loro Segreterie Nazionali.

Quindi? Siamo sotto “schiaffo”? Dobbiamo restare buoni, in silenzio, perfettamente allineati e coperti, non arrecare fastidio ai manovratori? Cosa vuol essere? Un ricatto, una minaccia, un’intimidazione?? Statene pur certi: non ci facciamo intimidire, non ci facciamo zittire, non ci facciamo ricattare!!!

É vero: le Organizzazioni locali non si sono allineate alle Segreterie nazionali. Ma se siamo seduti a quei tavoli è solo perché l’Amministrazione di questa Università ha ritenuto (contrariamente a quanto affermato da alcuni componenti di delegazioni sindacali presenti al tavolo di cui sopra…) che i princípi costituzionali valgono di più delle “norme” contenute in un Contratto Collettivo Nazionale Quadro, sottoscritto (guardacaso…) da “alcune” Organizzazioni Sindacali in danno dei diritti costituzionali di altre Organizzazioni Sindacali. In altre parole: è la Costituzione che ci permette di sedere a quei tavoli per dare il nostro contributo alla discussione, per dare voce a tutte le sensibilità.

Qualcuno teme, forse, il confronto? Non è abbastanza sicuro delle proprie idee e teme che, discutendone con altri -ovviamente in maniera democratica e civile-, possa essere indotto a cambiare idea, allontanandosi dalle “indicazioni” nazionali? Crediamo di no. Vogliamo sperare di no!

Se qualcuno, però, non ci vuole a quei “tavoli”, parli adesso o taccia per sempre: o si o no; non c’è spazio per il forse.

Certo, sarebbe strano vedere CGIL – CISL – UIL ricorrere al Giudice del Lavoro per comportamento antisindacale (ex-art.28 dello Statuto dei Lavoratori – ndr) nei confronti di una Amministrazione che ha la “colpa” di aver allargato i confini del dibattito e del confronto ad altre Organizzazioni Sindacali, non sottoscrittrici del C.C.N.L. per i più disparati motivi. Sarebbe il colmo se l’Amministrazione dell’Università di Bari dovesse citare, come testi a proprio discarico, i rappresentanti sindacali di altre OO.SS.! Se le Segreterie Nazionali vogliono coprirsi di ridicolo, facciano pure: è un loro diritto!

In ultimo, ci permettiamo di rinviare al mittente i consigli su cosa e come scrivere: tutti hanno il diritto (ovvio e sacrosanto) di commentare e criticare le idee e le opinioni degli altri; a ciascuno va lasciato il diritto (altrettanto ovvio e sacrosanto) di scegliere temi ed argomenti da sottoporre ai lavoratori. Saranno poi questi ultimi a cestinare quello che ritengono inutile e superfluo!

Unicobas Scuola&Università di Bari

Il Segretario Provinciale Intercategoriale
(Giuseppe G. Carbonara)

Il Segretario Aziendale
(Donato Scarasciullo)

Il componente R.S.U.
(Giuseppe Casamassima)

P.S.: capiamo che nell’enfasi dettata dallo sgomento, qualcosa possa sfuggire, ma vogliamo sottolineare che il documento sulle performance del Segretario Generale UIL Carmelo Barbagallo era firmato (Unicobas Scuola&Università UniBa) con tanto di loghi; inoltre partiva dall’account ufficiale del Sindacato, per cui la responsabilità è assolutamente evidente. Se qualcuno ha da trarre conseguenze, ne ha piena facoltà…