I primi risultati delle elezioni RSU scuola in nostro possesso certificano un forte arretramento della CGIL, sia come numero di liste presentate, che risultano 7.000 circa – e non era mai scesa sotto le 8.200 propagandisticamente dichiarate appena 15 giorni fa (su 8.400 istituti) – sia nei voti (almeno 80mila in meno), che rispetto ai seggi. L’arretramento della CGIL, peraltro raggiunta dalla CISL, pesa su tutte le 3 confederazioni firmatarie del contratto. Crescono l’ANIEF, l’UNICOBAS ed i COBAS. L’UNICOBAS nella maggior parte delle scuole dove s’è presentato sfonda: è primo in molte scuole di ROMA come di MILANO e LODI, di FIRENZE, LIVORNO, PISA, PESARO e URBINO, PESCARA, NAPOLI (RSU top d’Italia). Presente nella maggioranza delle regioni, conquista i primi seggi anche in EMILIA ROMAGNA e PIEMONTE.
L’ANIEF supera di 1.500 liste in più la GILDA che il 19 aprile, con la firma tardiva del miserabile contratto apposta opportunisticamente proprio a fine voto RSU, ha dimostrato inconsistenza ed inaffidabilità. L’USB tiene. Cade rovinosamente lo SNALS, superato persino dalla UIL. Sparisce di fatto la CUB.
Peso nullo per la ‘new entry’ SGB, come per varie minuscole formazioni di disturbo. Nullo come sempre il peso di tutte le micro-sigle di destra, quali ad esempio la ‘celebrata e televisiva’ UGL e L’USAE.
Nelle tabelle allegate un ‘assaggio’ di alcune delle scuole d’Italia dove l’UNICOBAS è primo sindacato (fra queste il più grande istituto comprensivo della penisola e l’ex scuola della moglie di Renzi)
RSU_Italia_Top_2018