Del resto un accordo non può modificare una legge, e la legge parla chiaro: il dirigente fa come gli pare…
Esercizio di mera ipocrisia dare ad intendere alla categoria che la L. 107/2015 si potesse ‘combattere’ con gli ‘accordi’ (ovvero senza combattere), che nel comitato di valutazione sarebbe bastato entrarci per modificarne la natura discrezionale, che la chiamata diretta potesse venire ‘smontata’ con ‘criteri’ e ‘graduatorie’ (già mandate al macero da Renzi). L’unico risultato sicuro sta nel cd. ‘organico dell’autonomia’ che invece di garantire la titolarità perduta la elimina (andando persino oltre la ‘cattiva sQuola’) anche per chi ha 40 anni di servizio nello stesso istituto e non è costretto a fare domanda di trasferimento: con le premesse di questo accordo s’apre per tutti il baratro dell’organico funzionale (a discrezione del preside) esattamente come vuole la Giannini (senza che sia scritto nella legge). Che si faccia o meno, semplicemente perché questo punto non viene contestato da nessun sindacato ‘rappresentativo’. Come al solito, conta solo il fumo (e l’attenzione viene distratta sul nulla)…
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