Cib Unicobas

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LOTTA ALLA L. 107/2015, ‘DIRIGENTI’ CHE ABUSANO E DOCENTI CONIGLI CHE SUBISCONO…

Ecco il panorama: dirigenti scolastici che, commettendo abuso d’ufficio ed esponendosi a diffide ad adempiere ed eventuali denunce, impediscono che vengano messe in votazione le delibere tramite le quali i Collegi dei Docenti intendono decidere di non avvalersi della facoltà che la la L. 107/2015 fornisce loro di eleggere o non eleggere due membri nel comitato di valutazione degli insegnanti previsto dalla ‘riforma’ Renzi. Essi affermano che ‘la legge è legge’ e che non si potrebbe ‘andare contro la legge’: ma la legge non dice ‘i Collegi Docenti sono obbligati ad eleggere i due membri del comitato’, né il dirigente, che è solo uno dei membri del Collegio, può ritenersi ‘parte terza’ e credere di poter permettersi di decidere ‘inaudita altera parte’ quale sia una delibera ‘legittima’ o meno. Gli è consentito di votare (come gli altri) e, nel caso ritenesse ‘illegittimo’ quanto votato ha facoltà di impugnare la delibera, che NATURALMENTE solo la magistratura, preposta all’uopo (ed effettiva parte terza) potrà valutare.
Lo stesso, ma con molte aggravanti, vale per i docenti componenti il Collegio. Sentir dire proprio da loro che ‘la legge è legge’ e che non si potrebbe ‘andare contro la legge’, spesso con l’aggiunta di affermazioni del tipo ‘la legge non può essere criticata’, fa veramente vomitare: non sanno proprio cosa siano la democrazia ed uno stato di diritto. Sarebbe come dire che esistano reati d’opinione conclamati dalla Costituzione, come dire che non sia costituzionalmente previsto il conflitto delle idee, come ritenere che il Collegio Docenti non abbia personalità giuridica, non venga chiamato a pronunciarsi sul comitato proprio dalla legge e non sia libero di esprimersi (naturalmente nei limiti del rispetto e della decenza); come dire che i docenti sarebbero sudditi ed impiegati. E nel caso non si candidasse nessuno, CHI MAI POTREBBE OBBLIGARE IL COLLEGIO A ‘NOMINARE’ ??? ‘NOMINARE’ CHI !!!??? Ecco dunque l’altro crinale della ‘collina dei conigli’ …quello più cupo e (ir)responsabile. Questi ‘docenti’ (magari ‘esperti di diritto’) non si chiedono neppure come mai INVECE la delibera anti-comitato SIA GIA’ STATA PRESENTATA ED APPROVATA IN VARIE SCUOLE.
Costoro poi, sono gli stessi che invece si convincono (o si fanno convincere dai sindacati pronta-firma) che:
‘i criteri per la valutazione li potrebbero fissare i Collegi Docenti’ (mentre proprio la famosa legge stabilisce chiaramente che i criteri li decide il comitato);
i membri del comitato ‘valuterebbero i docenti insieme al dirigente ed al membro nominato dall’amministrazione’ o potrebbero imporre criteri di tipo ‘QUANTITATIVO’ e/o ‘FUNZIONALE’ (mentre proprio la famosa legge assegna al SOLO DIRIGENTE la titolarità di valutare, e persino in barba a qualsiasi criterio, visto che il primo criterio, in via gerarchica, lo stabilisce proprio la legge, è general-generico, e fornisce un mandato del tutto discrezionale, per nulla ‘QUANTITATIVO’ ma solo ‘QUALITATIVO E PREMIALE’, al SOLO DIRIGENTE);
dell’uso del ‘malloppo’ sul merito si potrebbe ‘decidere in contrattazione di istituto’ (mentre la famosa legge 107/2015 disapplica espressamente la vecchia norma che destinava tutto il salario accessorio alla contrattazione, sottraendo espressamente proprio quel malloppo a qualsiasi contrattazione);
bisogna eleggere subito i due membri del comitato di competenza del Collegio Docenti, ‘perché altrimenti come si fa con i neo-assunti?’ …quando tutti sanno che la valutazione dell’anno di prova può venire effettuata SOLO DA GIUGNO (se non più tardi), eleggendo ALLORA i due membri, impedendo così che il comitato funzioni in questo anno, ché se invece li eleggessimo ora (magari col famoso cd. ‘vincolo di mandatao’ – assolutamente contra-legem, perché la L.107 INTEGRA il vecchio comitato di valutazione ASSEGNANDOGLI I NUOVI FAMOSI VINCOLI ‘PREMIALI’) il comitato verrebbe integrato e reso ‘collegio perfetto’, fornendo al dirigente il via per poter operare. In più, derogheremmo invece dal fornire qualsiasi segnale politico di contrasto alla L.107 (o, almeno, dall’aver tentato di farlo presentando una semplice mozione al Collegio dei Docenti). Si noti che i due membri possono SEMPRE venire eletti dal Collegio anche dopo una delibera di blocco del comitato, previa autorizzazione del Collegio stesso a riporre la cosa all’ordine del giorno o, NATURALMENTE, nel caso la delibera non sia passata;
persino nel caso di un’analoga delibera tramite la quale anche il Consiglio d’Istituto (COME SUCCESSO IN VARIE SCUOLE) decidesse di non avvalersi della facoltà di nominare i tre membri di propria competenza, il comitato potrebbe operare solo con il dirigente ed il membro indicato dall’Amministrazione, quando invece ciò sarebbe quantomeno ridicolo e permetterebbe invece al Collegio di eleggere tranquillamente i due suoi membri SOLO a Giugno, assicurandosi ugualmente la facoltà di bloccare il comitato per tutto il triennio, poiché costoro POTREBBERO EFFETTIVAMENTE, proprio sotto il profilo giuridico, OPERARE SOLO LA VALUTAZIONE DELL’ANNO DI PROVA DEI NEO-ASSUNTI per tutti e tre gli anni;
il comitato possa venire surrogato dal dirigente in caso di mancata nomina (previsione normativa non prevista dalla famosa legge), o possa operare senza essere completo e quindi ‘collegio perfetto’, e magari si lasciano convincere di questo dal delegato CGIL, lo stesso sindacato che ha dovuto riconoscere, due mesi dopo l’Unicobas, che la nostra tesi è giusta ed è l’unica, privando il dirigente di qualsiasi criterio, che può impedire la messa in atto del meccanismo ‘valutativo’ perché il comitato incompleto sarebbe ‘tam quam non esset’ (e se ne lasciano convincere quando basterebbe andare sul sito nazionale FLC-CGIL per verificare che questo sindacato, pur avendo assunto questa posizione, si contraddice invitando le proprie RSU a farsi eleggere nei comitati);
il dirigente possa fare quel che vuole anche in assenza del comitato solo perché lo afferma una ‘Faq’ apparsa sul sito del Miur: una ‘Faq’ NON è una ‘NOTA’, ed è priva di qualsiasi valore, non è una circolare o un’ordinanza, bensì una risposta NON FIRMATA (ma anche fosse scritta dal Ministro di proprio pugno, non sarebbe altro che un’opinione della controparte, da sottoporsi a valutazione terza della magistratura quando s’aprisse un contenzioso legale legato alla questione ‘collegio perfetto’ – cosa alla quale tende l’Unicobas, come dovrebbe fare OGNI sindacato EFFETTIVAMENTE CONTRARIO ALLA CONTRORIFORMA RENZI, per dimostrare il punto normativamente più debole nell’impianto della L. 107/2015, non a caso introdotto ob torto collo dopo le proteste dello scorso anno, e la via legale più semplice per resistere alla sua attuazione).
E così facendo lasciano che i furbetti poco intelligenti e le Rsu dei firmatari di contratto (persino dei Cobas, che hanno assunto la stessa posizione) facciano accomodare le loro RSU nei comitati di valutazione dei docenti, architravi della controriforma così ambiti dai ‘contrastivi bla bla bla’…