L’UNICOBAS CONFERMA: PRIMO GIORNO DI SCUOLA CON SCIOPERO
NO al PIANO Renzi/Giannini. SCIOPERO dell’INTERA GIORNATA per MERCOLEDI’ 17 SETTEMBRE 2014 PRIMO GIORNO NEL QUALE SARANNO APERTE TUTTE LE SCUOLE DEL PAESE, CON MANIFESTAZIONE NAZIONALE, ROMA, h. 9.00, dal Ministero dell’Istruzione di Viale Trastevere
Irricevibile il pacco-scuola Renzi-Giannini. Come per le ‘scuole’ private: via titolarità ed organi collegiali; ‘valutati’ dai dirigenti; scatti eliminati !!!
Il piano Renzi prevede la scomparsa della titolarità giuridica di istituto, perché crea il ‘limbo’ di una ‘rete’ di scuole alla quale assegnare i docenti, come ‘tappabuchi’. Gli insegnanti italiani sarebbero così in balia dei giudizi dell’onnipotente Dirigente Scolastico e del suo “Mentor” (sic!), che deciderebbero se ‘pescarli’ o meno da quel limbo. Questo è un meccanismo uguale all’assunzione diretta e discrezionale in uso nelle scuole private. Vivrebbero la loro vita professionale alla ricerca di “crediti” (ossia di prove di ‘fedeltà’, supplenze ed ore di aggiornamento prevalentemente burocratico), da collezionare nel loro ‘portfolio’ individuale a punti, preoccupati degli esiti dei vergognosi quiz Invalsi copiati dalla scuola USA (che però li ha abbandonati da 20 anni perché responsabili del livellamento in basso delle competenze degli studenti, che s’erano ridotti a studiare solo per rispondere a domande stereotipate senza più comprendere l’essenza delle materie). Non avrebbero più scatti garantiti in base all’anzianità, bensì (e solo i due terzi) elemosine di € 60 ogni 3 anni (ma …solo se saranno stati “bravi”). Privati d’ogni genere entrerebbero nei Consigli d’Istituto (come fossero Consigli di Amministrazione), e il “Consiglio dei Docenti” (non più Collegio!), divenuto consultivo, discuterebbe solo di ‘programmazioni’. Parlano di ‘nuovo’, ma è ciò che prevedeva il disegno di legge Aprea! Renzi sostiene di abolire così la ‘supplentite’, ma anche questo è falso: per farlo dovrebbe creare UN VERO ORGANICO FUNZIONALE, prevedendo una percentuale maggiorativa del 10% rispetto al totale degli organici, da assegnare ad ogni istituto per le sostituzioni e per l’arricchimento dell’offerta formativa. INVECE RENZI PREVEDE LA MERA COPERTURA DEL TURN-OVER e dei buchi d’organico creati negli ultimi vent’anni. In realtà ‘precari’ diventeranno tutti gli insegnanti, con un aumento delle ore di docenza ‘gratis et amore dei’ per coprire le supplenze e dimostrare alla Corte di Strasburgo (condanna dell’Italia ad una multa di circa 4 MLD di euro per non aver stabilizzato i precari utilizzati per più di 36 mesi) che le assunzioni da farsi sarebbero meno del dovuto: questa è la vera preoccupazione di Renzi, che altrimenti non avrebbe pensato neppure lontanamente ad una campagna di assunzioni.
Eccezion fatta per i 28 mila precari, la cui regolarizzazione è stata autorizzata dal Consiglio dei Ministri, gli altri 129.000 indicati da Renzi resterebbero appesi anni ad una mera promessa senza coperture economiche, mentre è certa la sparizione di tutti quelli (altri 150.000) che non sono nelle graduatorie ad esaurimento. Intanto, come nel 2008, ai tempi della ‘riforma’ Gelmini, la CGIL e gli altri sindacati pronta-firma esortano ad ‘aspettare’ (finché non avranno aumentato l’orario, per contratto, col ‘recupero’ di Natale, Pasqua e delle altre ‘ferie sottese’, accettando la renziana ‘banca delle ore’).
Stefano d’Errico (Segretario nazionale)