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SCATTO 2013 AI FINI DELLA CARRIERA DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO DI FIRENZE

la segreteria dell’Unicobas ha deciso di affiancare i propri iscritti per tutelare il loro diritto al riconoscimento della progressione di carriera relativa all’anno 2013

ANCHE LA CASSAZIONE RICONOSCE IL DIRITTO DELLO SCATTO

La Corte di Cassazione, con ordinanza dell’11 giugno 2024, ha riconosciuto il diritto al riconoscimento dell’anno 2013 ai fini della progressione di carriera:

“…le disposizioni che hanno stabilito il blocco delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici…sono disposizioni eccezionali e in quanto tale da interpretare in senso letterale in stretta aderenza con lo scopo loro assegnato di Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico…la progressione in carriera va tenuta distinta dai suoi effetti economici”.
“Il blocco dettato da esigenze di contenimento della spesa pubblica deve riguardare solo gli effetti economici senza influire negativamente sulla carriera ai fini giuridici”.

Questa ordinanza segue a ruota la sentenza della corte di appello di Firenze del 30/1/2024 dello stesso tenore. La strada quindi è spianata per vedere riconosciuto questo diritto e pertanto l’Unicobas continuerà a raccogliere adesioni al ricorso per il recupero dello scatto 2013. Molti ricorsi sono già stati presentati e ci sono udienze già fissate.

Il ricorso è riservato agli iscritti che attualmente prestano servizio o agli iscritti andati in pensione.

Al ricorso potrà partecipare previo invio di diffida al MIM:

• il personale immesso in ruolo che ha chiesto ed ottenuto la ricostruzione della carriera dopo il 2013 e che quindi non ha ottenuto la valutazione dell’anno 2013 ai fini della progressione di carriera, sia durante il pre-ruolo che durante il ruolo, considerando però la ricostruzione di carriera ottenuta al momento del collocamento a riposo.

• Il personale che nel 2013 aveva già ottenuto in precedenza la ricostruzione di carriera, per cui non si evince il blocco del 2013 dalla ricostruzione stessa e che entro il 25/10/2023 (entro 10 anni dalla data di pubblicazione in G.U. del DPR 122/2013 del 25/10/2013 che blocca lo scatto, in quanto la prescrizione è decennale) ha inviato per PEC o fatto protocollare nel proprio istituto la diffida per il recupero del 2013 che avevamo inviato a suo tempo. Per poter fare ricorso occorre aver inviato/depositato la diffida entro il 9/11/2023 in quanto la prescrizione decennale decorre dal 9/11/2013 ( 15 giorni dopo la data di pubblicazione in G.U. del DPR 122).

Ovviamente non basta una copia della diffida ma occorre dimostrare di aver inviato/depositato la diffida entro il 9/11/2023, quindi se depositata al protocollo della scuola di servizio occorre copia con timbro/ricevuta del protocollo, se inviata per pec al ministero occorre la ricevuta di consegna della pec, se inviata con raccomandata AR occorre la ricevuta di ritorno.

Come fare per partecipare al ricorso?
Il personale interessato dovrà contattare la segreteria nazionale inviando una mail all’indirizzo segreteria.nazionale@unicobas.org e specificando in quale dei due casi si trova, verrà inviata una mail di risposta con l’informativa di come occorre procedere.

L’adesione al ricorso comporta l’iscrizione al nostro sindacato per cui chi non è ancora iscritto e vuol partecipare al ricorso dovrà prima iscriversi e poi dopo verrà inviata l’informativa.
Il costo del ricorso è di 150 euro per le spese legali più il contributo unificato (tassa governativa) che varia a seconda del reddito (es. contributo unificato di 48 € nel caso di reddito imponibile a fini IRPEF, su base familiare, superiore ad € 38.514,03).