La carta del docente verrà emessa nuovamente a partire dal 14 ottobre, però soltanto per gli insegnanti di ruolo. L’importo non sarà decurtato, i docenti avranno disponibili tutti i 500 € come da Legge 107/2015, però saranno nuovamente esclusi gli insegnanti precari, anche i supplenti con contratto fino al 31 agosto, per cui era stata, invece, prevista l’anno scorso.

Il vergognoso Governo Draghi, con il decreto legge 36/2022 che modificava il decreto legislativo n.59/2017 introducendo l’art.2 bis, aveva autorizzato la riduzione della spesa annua della carta del docente, sottraendo 19 milioni per il 2024 e 50 milioni per il 2025, destinati a finanziare i corsi di formazione per i futuri docenti tutor.

Per quest’anno la paventata la riduzione dell’importo è scongiurata; rimane, però, la grande ingiustizia dell’esclusione dal bonus di tutti i docenti precari: quelli con contratti in scadenza al termine delle lezioni o fino al 30 giugno 2025, ma anche i supplenti con contratto fino al 31 agosto, per i quali, invece, l’anno scorso era stato previsto il bonus per l’aggiornamento professionale , grazie a un finanziamento aggiuntivo di oltre 10 milioni di euro.

Contro questa ingiustizia l’Unicobas segnala la possibilità di proporre ricorso dinanzi al Giudice del Lavoro, contro tale illegittima esclusione e per l’ottenimento del bonus della Carta Docente per l’anno scolastico corrente 2024/2025.

Coloro che intendono aderire al ricorso possono contattare via e-mail la sede nazionale a Roma (segreteria.nazionale@unicobas.org), quella di Milano (unicobas.regionelombardia@gmail.com) e di Livorno (info@unicobaslivorno.it) o telefonare in una delle sedi dell’Unicobas CIB Scuola & Università. Il ricorso potrà essere effettuato su tutto il territorio nazionale; l’Unicobas provvederà a smistare i ricorsi presso le sedi competenti.