Cib Unicobas

sito della confederazione italiana di base CIB Unicobas, sindacato di base, libertario ed autogestionario

CIB UNICOBAS: SCIOPERO GENERALE di tutto il sindacalismo alternativo Lunedì 11 Ottobre

Manifestazione a Roma, h. 9,30 Ministero dell’Istruzione, V.le Trastevere (ci si ricongiunge al

corteo cittadino intercategoriale alle h.12.00 a P.zza Venezia).

SCUOLA: NO ALLE CLASSI POLLAIO: nonostante la persistente condizione emergenziale anche quest’anno sono state legittimate oltre 17.000 classi che vanno dai 26 ai 33 alunni: dal governo solo green pass e minacce di sospensione dallo stipendio, senza dispositivi di sicurezza adeguati per i lavoratori e gli alunni, bloccati anche a ricreazione con le mascherine, peraltro inadeguate (neanche le Ffp2), senza sanificazione dell’aria (come avviene in Germania che ha speso 500 milioni in impianti d’aerazione), senza neanche il già ridicolo metro statico di distanziamento tra gli alunni (anziché i 4 del Belgio ed i 2 di Germania, Regno Unito e Spagna), con la “pulizia approfondita”,invece della sanificazione delle ASL, senza mezzi di trasporto

dedicati (come in Germania), senza ridurre i gruppiclassea 15 alunni (come fatto in Germania e Regno Unito – ilBelgio s’è fermato a 10) grazie ad un Protocollo firmato dal

Miur e dalle Organizzazioni sindacali “maggiormente rappresentative”.

Con 220 miliardi per il Paese (84 a fondo perduto), per la Scuola

è possibile un vero progetto di ripresa. Servono almeno 7 miliardi

per le assunzioni, 7 per il contratto, più i 13 necessari ad un piano pluriennale per porre in sicurezza l’edilizia scolastica.

RICONVERSIONE TOTALE AD USI PACIFICI DELLE SPESE MILITARI E PER LE FALSE MISSIONI DI PACE

TRASPORTI: Utilizzo immediato del parco pullman di esercito, finanza, polizia, carabinieri, aviazione e marina per TRIPLICARE LE CORSE DEI TRASPORTI PUBBLICI cittadini e ferroviari.

SANITÀ: Una VERGOGNA: dal 2010 hanno tagliato 43mila posti nella sanità e solo dal 2000 al 2017 i posti letto sono stati ridotti del 30%. Con un piano pandemico fermo al 2006, 470

fra medici ed infermieri (359 solo i primi) sono stati mandati a morire in prima linea privi di presidî ospedalieri adeguati.