I tre punti qualificanti della protesta indetta dal sindacato:
Innanzitutto c’è la questione contrattuale che è di difficile soluzione perché le risorse attualmente disponibili consentirebbero un aumento di 70 euro lordi al massimo.
Unicobas chiede un aumento medio di 250 euro che potrebbe davvero consentire una prima forma di equiparazione alle retribuzioni europee.
Il secondo punto riguarda il tema del precariato.
Il sindacato rivendica assunzioni effettuate con il meccanismo del doppio canale: metà dei posti vacanti e disponibili per i precari abilitati o con un concorso superato e con servizio già prestato; l’altra metà dei posti assegnati mediante concorso ordinario.
Senza trascurare la proposta di istituire una classe di concorso specifica per il sostegno.
Terza richiesta, ma non ultima per importanza, è quella del ritiro definitivo di ogni proposta di regionalizzazione della scuola.
Si tratta di uno sciopero unitario di tutto il comparto e non è limitato al personale precario perché contratto e regionalizzazione riguardano tutti.
Il sindacato Unicobas ha obiettivi chiari – e lo dice la sua storia – gli altri sindacati pare molto meno.