Oggi, Il Tribunale Lavoro di Catania Ha ordinato la reintegra presso la Partecipata comunale Catania Multiservizi di una nostra delegata sindacale che ad aprile 2011 era stata licenziata dalla società comunale con altri 170 dipendenti, società a capitale sociale interamente pubblico.
Che il sindaco di Catania,con un atto di discontinuità faccia revocare al presidente del cda di Catania Multiservizi il mandato agli” illustri legali” che hanno pesantemente inciso sulle casse della martoriata società comunale.
Un atto di discontinuità che segni un confronto duro serio e reale con Cib Unicobas Sicilia che già nel 2010,durante i confronti in sede aziendale,prefettizia ed ufficio del lavoro aveva dimostrato che i licenziamenti erano illegittimi.
Ironizzavano i segretari dei sindacati consociativi durante l’incontro,a novembre 2011, con il sottosegretario dell’allora ministro Gelmini, Pizza quando il sindacato di base affermava che la “lenzuolata Bersani ” era inapplicabile ai lavoratori dei servizi scolastici integrati che insistevano su quote di organico provenienti dal Miur.
Ironizzava La malapolitica che affermava che la nostra era una missione impossibile.
Ironizzava qualche asino volante che pensava di capitalizzare in “chi c’è pi mia?” il lavoro di studio e di lotta fatto in punto di diritto della segreteria di Unicobas e dell’ufficio legale del sindacato.
Che il sindaco di Catania riprenda il bandolo della matassa,insistono su Catania Multiservizi altre cause per demansionamento ed utilizzo improprio in altri ruoli di personale proveniente dagli appalti storici.
Noi,siamo per la ripresa del confronto sindacale di merito.
Unicobas SIcilia ci mette la faccia.