SU ISTANZA DEL NOSTRO SINDACATO, LA MAGISTRATURA RINVIA ALLA SUPREMA CORTE IL DECRETO BRUNETTA, RITENENDO ANTICOSTITUZIONALI LE DECURTAZIONI DI STIPENDIO IN CASO DI MALATTIA
Tutti i giornali danno la notizia del rinvio alla Corte Costituzionale del famigerato decreto Brunetta, tranne quelli della sedicente sinistra, da l’Unità a Il manifesto, da Il fatto quotidiano a Liberazione.
Evidentemente a lor signori non stanno a cuore gli interessi dei lavoratori, oppure dà a loro molto fastidio che, per l’ennesima volta, un sindacato di base, di chiara impostazione libertaria ed autogestionaria, libero da qualsiasi padrinaggio politico, è riuscito, grazie all’impegno ed al coinvolgimento diretto dei lavoratori, ad ottenere l’importante risultato di far rinviare alla Corte Costituzionale il Decreto Brunetta , lì dove impone le deurtazioni stipendiali in caso di malattia, cosa che né le burocrazie del sindacalismo di stato (CISL,UIL e CGIL in testa), né tantomeno la “casta parlamentare”, hanno neanche lontanamente immaginato di fare da quando, tale obbrobrio giuridico, è entrato in vigore
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