Cib Unicobas

sito della confederazione italiana di base CIB Unicobas, sindacato di base, libertario ed autogestionario

Che differenza c’è tra Unicobas e Cobas?

Dionen

Ott 30, 2009 #cgil, #cobas, #DL 29/93, #Unicobas

L’Unicobas è un sindacato di base realmente indipendente e dichiaratamente “libertario”.
Nei Cobas, come ognuno può costatare, sono ancora egemoni i sostenitori della vecchia logica del “sindacato = cinghia di trasmissione del partito”. Provare per credere!
E’ bene inoltre ricordare che l’obiettivo primario resta per i Cobas quello di offrire supporto ad operazioni di partito. L’ottica è quella “tradizionale”: il progetto politico viene da fuori, lo elabora appunto il partito, anche a scapito del benessere degli insegnanti, che una certa sinistra ha sempre denigrati e sacrificati sull’altare di un anacronistico “operaismo”. Occorre ricordare che nel Dicembre ‘97Rifondazione Comunista approvò la legge Finanziaria per il ‘98, con il taglio del 3% delle cattedre e dei posti ATA, dopo aver votato a favore dell’attuale “autonomia”, della legge liberticida sulla rappresentanza sindacale che premia i confederali e i loro amici impedendoci persino le assemblee in orario di servizio, nonché del blocco dei pensionamenti nella scuola. 
Per le loro ascendenze ideologiche i Cobas sono dichiaratamente contrari all’uscita della scuola dal cosiddetto “pubblico impiego” (primo elemento della piattaforma dell’Unicobas, l’unico in grado di farci riottenere gli scatti d’anzianità soppressi dal DL 29/93), nonché alla creazione di un ordine degli insegnanti. In tal modo essi negano il ruolo istituzionale riconosciuto dalla Costituzione all’istruzione pubblica, nonché la specificità della funzione docente. Proprio come i loro cugini della CGIL, vedono il lavoro dei professionisti dell’educazione inserito in un calderone indeterminato ove domina il ceto impiegatizio, e non si battono per l’unico trattamento costituzionalmente corretto: perchè, al pari dell’istituzione Università, la Scuola venga finalmente sottratta (interamente, come comparto) alla privatizzazione del rapporto di lavoro ed alla perversa logica del “servizio”, uscendo dal campo di vigenza del DL 29/93.