Il 5 luglio ci ha lasciato Rolando Cecconi.
Aveva 83 tre anni e il fisico assai provato da problemi di salute, ma fino agli ultimi momenti ha sempre conservato l’entusiasmo e la vitalità che lo hanno caratterizzato da sempre. Lo ricordiamo, non molto tempo fa, presente in piazza con grande determinazione contro la didattica a distanza: anche se sofferente e ormai invalido, voleva esserci, convinto della necessità dell’azione in prima persona.
Con Rolando abbiano fatto un pezzo di strada importante. Maestro elementare di grande sensibilità e anticonformismo, sperimentatore di didattiche innovative e antiautoritarie, trovò naturale all’inizio degli anni Novanta situarsi nel nostro sindacato, riconoscendovi l’impronta libertaria che caratterizzava buona parte della sua storia politica, personale e familiare.
Per oltre trent’anni il suo contributo è stato assiduo e significativo; con noi ha partecipato a tante battaglie e momenti di lotta, ha dato sollecitazioni culturali importanti promuovendo occasioni di formazione per l’Altrascuola, ma soprattutto ci ha donato momenti di grande gentilezza e tenerezza che riusciva a manifestare in modo creativo ed affettuoso.
Da quando i problemi di salute lo avevano limitato, asseriva con una certezza che talora ci metteva in imbarazzo, di dovere riconoscenza e gratitudine alle compagne e ai compagni che si davano da fare anche per lui, sostenendo le sue affermazioni con citazioni di Seneca e riempiendoci di dolcetti e piccoli regali. La sua casa era sempre aperta per chi volesse andare a fare una chiacchierata, mettersi a tavola con lui o anche trovare un tetto, come è stato per alcuni giovani migranti che ha ospitato, mettendo in atto pratiche di solidarietà concreta. Perchè Rolando era questo.
Ci mancherà, a noi come a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo.
Ciao Rolando.
Patrizia Nesti segretaria provinciale Unicobas Livorno
Claudio Galatolo segretario regionale Unicobas Toscana