Per la ricorrenza del terzo anniversario della rivolta siriana, un ampia coalizione di organizzazioni della società civile ha promosso una manifestazione nazionale in sostegno del popolo siriano e delle sue richieste di libertà e dignità.
Questa mobilitazione vuole essere al fianco del popolo siriano, in sostegno alla sua legittima aspirazione ad autodeterminare il proprio futuro al riparo dalla brutale dittatura di Assad. L’appello alla mobilitazione è stato lanciato dai comitati di solidarietà nati in varie parti d’Italia ed è stato accolto dalle associazioni di siriani in Italia, da associazioni antirazziste, pacifiste, organizzazioni sindacali e della sinistra italiana, intellettuali e giornalisti (Un Ponte Per…, l’Associazione 3 Febbraio, ONSUR Italia, Beati i Costruttori di Pace, La Comune, mentre tra le adesioni individuali ci sono quelle dei rapper siriani Muhammad Abou Hajjar e Zanko El Arabe Blanco oltre a quella del giornalista Domenico Quirico, sequestrato in Siria dal 9 aprile all’8 settembre del 2013). Da notare anche l’appello convergente prodotto dalla Rete per la Pace, la più grande coalizione italiana di organizzazioni pacifista laiche e cattoliche, che ha espresso solidarietà ed invitato ad aderire al corteo di Roma (http://www.arci.it/speciale/iniziative/per_una_siria_di_pace_di_giustizia_e_di_liberta_solidarieta_al_popolo_siriano/index.html)
L’appello:
La manifestazione si svolgerà a Roma, con partenza da Piazza della Repubblica alle ore 15.00 ed arrivo in Piazza del Santi Apostoli e promuove un appello di 6 punti (in alleagato):
Libertà e autodeterminazione per il popolo siriano
– Via il regime criminale di Assad
– Contro le bande terroristiche che colpiscono la popolazione ed i rivoluzionari
– Fermiamo la spirale bellica, stop all’assedio delle città
– Libertà per i prigionieri
– Solidarietà con i profughi palestinesi in Siria, vittime della repressione del regime di Assad
– Protezione umanitaria ed accoglienza per i profughi siriani e per tutti gli immigrati
Perché il 15 Marzo?
Nonostante alcune timide avvisaglie ci fossero state già prima, la data del 15/3/2011 è stata scelta come inizio della rivolta siriana perché quel giorno nella città meridionale di Dara’a le forze di sicurezza di Assad arrestarono 14 bambini, colpevoli di aver scritto su un muro gli slogan della primavera araba rivolgendoli al regime di Damasco. I bambini furono restituiti alle famiglie con evidenti segni di torture, dopo che Dara’a aveva assistito a manifestazioni senza precedenti nella storia recente della Siria represse subito duramente. Pochi giorni dopo ad essere rapito è Hamza Al Khatib, 13 anni, il suo corpo senza vita verrà restituito alla famiglia irriconoscibile per le sevizie subite. Inizia così la rivoluzione per la “dignità e la libertà” che per ben 8 mesi prosegue in maniera non violenta con slogan che inneggiano all’unità nazionale, alla non violenza e chiedono la fine della dittatura e della corruzione con cui il clan Assad governa il paese da oltre 40 anni. A partire dall’estate del 2012 quella che era una rivoluzione pacifica si è trasformata in una rivolta armata.
Alcuni dati statistici:
Nonostante il Violation Documentation Centre (organizzazione siriana considerata indipendente, le cifre si riferiscono ai casi in cui è stato possibile verificare l’identità delle vittime e le circostanze del decesso – http://www.vdc-sy.info/index.php/en/) abbia censito “solo” poco più di 100.000 morti, le stime parlano di oltre 150.000 vittime ed alcune si spingono ad ipotizzare oltre 200.000 vittime. Sono circa 2 milioni e mezzo i rifugiati siriani registrati presso l’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati, cui ne vanno aggiunti quasi altrettanti tra profughi non registrati e coloro che si sono trasferiti da parenti o amici nei paesi vicini. Sommando anche i milioni di sfollati interni si può dire che tra un quarto ed un terzo dei siriani ha dovuto abbandonare casa propria. Stando alle stime della Coalizione Nazionale Siriana delle Forze di Opposizione circa il 55% dei siriani è stato ucciso, torturato, ferito o sfollato dal regime di Assad. Centinaia di migliaia di siriani vivono oggi in aree sotto assedio, nel solo campo profughi palestinese di Yarmouk (periferia di Damasco) sono circa 190 i morti per fame, in buona parte bambini. Stando ai dati di Save The Children un bambino su tre ha subito violenza o è stato ferito, 5 milioni di bambini sono in condizione di necessità e tra le vittime della guerra ci sarebbero almeno 7000 bambini. Si tratta della guerra più catastrofica dal 1945 ad oggi, senza precedenti per i numeri dell’esodo. Meno dello 0,5% dei profughi siriani ha trovato rifugio in Europa.
Adesioni alla manifestazione di Roma, aggiornate all’ 8 Marzo:
Comitato di solidarietà con il popolo siriano di Roma, ONSUR Italia, Karama comitato di solidarietà con il popolo siriano di Bologna, Rose di Damasco, Curo Senza confini, Comitati Solidali Antirazzisti, Amici della libertà, La Comune Umanista Socialista, Comitato di sostegno al popolo siriano (Milano), Associazione antirazzista ed interetnica 3 Febbraio, Comunità Araba Siriana in Italia, Sinistra Anticapitalista, Partito Comunista dei Lavoratori, Unicobas, Informare X Davvero, Coordinamento dei siriani liberi di Milano, Non si Tratta (Bologna), Un ponte per…, Associazione culturale Libra, Unione Sindacale Italiana – AIT, Beati i Costruttori di Pace, Comitato Della Pace Solidale e Antirazzista del VII Municipio di Roma, Istituto per lo sviluppo olistico, Insieme per la Siria libera, Partito di Alternativa Comunista (LIT), Comitato Monteverde Antirazzista (Roma), Diario di Siria (blog), Associazione Retour, Frontiere News, Emmaus Italia, Associazione Siriani Liberi in Italia, Gruppo Dipende da Noi Donne di Bologna, Comitato Libertà e Democrazia per l’Egitto (Roma), Comitato A Human Way (Roma), Rifondazione Comunista Val di Scalve (Bergamo), Piero Soldini (CGIL-immigrazione), Germano Monti (Freedom Flotilla), Mohammad Abou Hajar (rapper siriano), Mauro Di Domenico (musicista),Domenico Iannacone (giornalista RAI), Zanko El Arabe Stanco (rapper siriano), Monica Maggi (poetessa), Cinzia Nachira (redattrice di Jura Gentium), Mario Santella (attore e regista), Domenico Quirico (giornalista, La Stampa), Fouad Roueiha (giornalista italo-siriano)
Logistica per la manifestazione di Roma:
Per raggiungere la capitale sono stati predisposti oltre 15 pullman che partiranno da varie località
https://drive.google.com/file/d/0B6qbhNIrmZoualNqal9fZFBQWFk/edit?usp=sharing
Chi non può partecipare al corteo di Roma:
Si può comunque esprimere solidarietà indossando dei nastri rossi oppure legando i nastri in luoghi pubblici esponendo cartelli e poster in sostegno del popolo siriano e farne filmati o foto da inviare a share@etilaf.org (preferibilmente via dropbox) prendendo parte così alla campagna internazionale “Be the revolution” (per ulteriori dettagli, si veda l’evento Facebook collegato: https://www.facebook.com/events/1415035568746081/?ref_dashboard_filter=upcoming) oppure inviando messaggi attraverso i social network usando i seguenti hashtag:
Twitter, Facebook: #standup4Syria
Instagram: #standup4Syria
Posters “Be the revolution”: https://www.dropbox.com/s/m06w4nnxslj9z0y/posters.rar Video promo: http://www.youtube.com/watch?v=ifQl8Hx1Gv0
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/822838411076674/
Video promozionale: http://www.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=AUxjTPdHIf8&app=desktop
Spot radiofonico: https://soundcloud.com/fouadr/spot-15-marzo-2014 – https://soundcloud.com/fouadr/spot-15-marzo-2014-1 (la seconda versione è più breve)
15 Marzo nel mondo:
La mobilitazione italiana non sarà l’unica, sono previste manifestazioni ed eventi in molte città del mondo per sostenere le legittime richieste del popolo siriano e chiedere un impegno serio e concreto per porre fine alla guerra. Di seguito alcuni esempi, con i link aglli eventi Facebook:
Washingthon: https://www.facebook.com/events/259084830924740/?ref=2&ref_dashboard_filter=upcoming
Londra: https://www.facebook.com/events/666191770098888/?ref=2&ref_dashboard_filter=upcoming
Montreal: https://www.facebook.com/events/1403056706622996/?ref=2&ref_dashboard_filter=upcoming
Missisagua (Canada): https://www.facebook.com/events/506423156133351/?ref=2&ref_dashboard_filter=upcoming
Barcellona: https://www.facebook.com/events/444378999027405/?ref=2&ref_dashboard_filter=upcoming
Madrid: https://www.facebook.com/events/217171168490904/?ref_dashboard_filter=upcoming
Parigi: piazza dei diritti umani (Trocadero) dalle 17.00 alle 21.00
Anche l’ ONG internazionale Save The Children ha scelto questi giorni per lanciare una campagna dedicata ai bambini siriani, con un video divenuto virale sul web, totalizzando milioni di visualizzazioni: http://www.savethechildren.org/site/c.8rKLIXMGIpI4E/b.7998857/k.D075/Syria.htm?msource=weolpsrc4v12