1) non sono previsti obblighi per i Docenti quando le scuole sono chiuse agli studenti (eccezion fatta per le riunioni calendarizzate dal Collegio, che ora sono sospese per legge e non sostituibili con video-conferenze, nulle sotto il profilo giuridico);
2) la didattica a distanza non è nel mansionario stabilito dal contratto, tantomeno è negli obblighi relativi alla funzione docente. La didattica a distanza può essere svolta solo su base volontaria;
3) la sanificazione delle scuole (come è sempre stato, persino in occasioni di minor allarme, come dopo l’uso dei plessi in funzione di seggio elettorale) è sempre stata affidata ad organismi competenti, non al personale Ata, peraltro privo di mascherine, strumenti e competenze specifiche. A maggior ragione oggi spetta al sistema Sanitario.
INOLTRE, costringere gli Ata ad andare a scuola è vergognoso, tenere aperti persino agli studenti gli istituti più promiscui, come Convitti ed Educandati, è assurdo.
CHIUDERE DEL TUTTO LE SCUOLE !!! Riteniamo Governo, Ministero e Dirigenti, direttamente responsabili di ogni contagio del personale per eventuale danno biologico.
DA RICORDARE: Normativamente parlando la valutazione a distanza non esiste
La valutazione a distanza non esiste, normativamente parlando, ed ora sarebbe anche oltremodo discriminatoria, visto che la maggior parte degli alunni non sono tecnicamente in grado di seguire e rispondere adeguatamente, né la maggior parte dei docenti adeguatamente preparati per praticarla. Ma …ce la chiede il Miur. Le normative non vengono modificate da circolari unilaterali.