Cib Unicobas

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LA CGIL FINALMENTE RICHIAMA IL MANSIONARIO DELLA FUNZIONE DOCENTE

… (però lo facciano leggere anche a Landini, che ha concordato col Governo questo schifo).

MA NON MENZIONA AFFATTO GLI ATA INDEGNAMENTE SEQUESTRATI A SCUOLA (E COSTRETTI ALLA SANIFICAZIONE – CHE SPETTA ALLE ASL – SENZA MASCHERINE E STRUMENTI). L’UNICOBAS li ha messi alle strette ed hanno dovuto prendere posizione. Aiutateci ad aiutarvi, ISCRIVETEVI e contattate le nostre sedi: unicobas.rm@tiscali.it ! PANDEMIA: CHIUDERE (DEL TUTTO) LE SCUOLE !!! CORONA VIRUS: LA SCUOLA ALZI LA TESTA !
DA RICORDARE: Il decreto (Dpcm), non cita né modifica (né potrebbe farlo) il Ccnl, il mansionario, gli obblighi di funzione docente, le regole sullo stato giuridico, tantomeno quelle sul diritto alla salute. Lo stesso vale anche per le circolari unilaterali del Miur. QUINDI:

1) non sono previsti obblighi per i docenti quando le scuole sono chiuse agli studenti (eccezion fatta per le riunioni calendarizzate dal Collegio, che ora sono sospese per legge e non sostituibili con video-conferenze, nulle sotto il profilo giuridico). L’obbligo di firma sul registro non esiste; 2) la didattica a distanza non è nel mansionario stabilito dal contratto, tantomeno è negli obblighi relativi alla funzione docente. La didattica a distanza può essere svolta solo su base volontaria; 3) la sanificazione delle scuole (come è sempre stato, persino in occasioni di minor allarme, come dopo l’uso dei plessi in funzione di seggio elettorale) è sempre stata affidata ad organismi competenti, non al personale Ata, peraltro privo di mascherine, strumenti e competenze specifiche. INOLTRE, costringere gli Ata ad andare a scuola è vergognoso, tenere aperti persino agli studenti gli istituti più promiscui, come Convitti ed Educandati, è assurdo. Ora il Miur è stato costretto a disporre la turnazione minima degli Ata senza recupero, ma non basta: CHIUDERE DEL TUTTO LE SCUOLE !!! Riteniamo Governo, Ministero e Dirigenti, direttamente responsabili di ogni contagio del personale per eventuale danno biologico.
A proposito di un’altra leggenda metropolitana: non c’è nessun dovere di RECUPERO per la chiusura delle scuole per eventi eccezionali o ordinari, come in caso di neve o quando i plessi sono stati usati come seggi elettorali.
DIDATTICA A DISTANZA
“…Ma il dirigente mi ha detto che lui può costringermi ad attivarla perché il decreto non menziona più i Collegi dei docenti”. NON È VERO: No, il decreto semplicemente non menziona la titolarità dei Collegi a decidere solo perché i Collegi medesimi sono SOSPESI. Ma la normativa (Decreti Delegati) rimane la stessa: qualsiasi iniziativa didattica, anche se individuale, deve avere l’approvazione del Collegio. La sospensione di qualsiasi riunione non consente quindi neppure questo ed i Collegi in teleconferenza non hanno valore legale (anche se come sindacato non ci scandalizziamo dell’opera volontaria – MA CHE SIA VOLONTARIA E MAI IMPOSTA!!!). Infine il mansionario dei docenti, che non menziona minimamente la didattica a distanza, ed il CCNL restano invariati e nessuno, neppure il Collegio (né un dirigente qualsiasi), potrebbe obbligare i docenti a fare cose non previste neppure negli obblighi di funzione.FIRMARE SUL REGISTRO ELETTRONICO? MA PER FAVORE… Fate rispettare ciò che è legge: art. 7 del Testo Unico sulla scuola (D. Lgs. 297/1994).
La didattica a distanza non è nel mansionario stabilito dal contratto, tanto meno è negli obblighi relativi alla funzione docente. La didattica a distanza può essere svolta SOLO SU BASE VOLONTARIA RISPETTANDO gli accordi presi tra parte pubblica e RSU (art. 4 L 300/70 STATUTO DEI LAVORATORI). La valutazione a distanza non esiste, normativamente parlando, ed ora sarebbe anche oltremodo discriminatoria, visto che la maggior parte degli alunni non sono tecnicamente in grado di seguire e rispondere adeguatamente, né la maggior parte dei docenti adeguatamente preparati per praticarla. Ma “…ce la chiede il Miur”. Le normative non vengono modificate da circolari unilaterali.
UNICOBAS: PRESUNTO “OBBLIGO” DI USARE LE FERIE PREGRESSE PER LE TURNAZIONI OBBLIGATORIE: il MIUR insiste con un comportamento provocatorio ed offensivo nei confronti del personale ATA.
Dapprima le alte gerarchie del ministero hanno imposto a collaboratori scolastici e assistenti amministrativi di presidiare le scuole deserte nei primi giorni di sospensione delle attività didattiche e, in alcuni casi, addirittura di sanificare le scuole pur essendo privi di mascherine, strumenti e competenze specifiche (quando la sanificazione è sempre stata a carico delle strutture territorialmente competenti persino dopo l’utilizzo delle scuole come seggio elettorale: ribadiamo che, a maggior ragione oggi, la cosa è a carico del molto più competente sistema Sanitario). Così facendo ne hanno messo a repentaglio la salute e l’incolumità fisica, non considerando affatto la possibilità che gli stessi lavoratori, in tale assurda condizione, potessero rappresentare un ulteriore e pericoloso vettore di contagio, contravvenendo, inoltre, alle stesse indicazioni presenti nei documenti licenziati dal Consiglio dei Ministri.
Di fronte al drammatico progredire dell’epidemia, alle giuste rimostranze provenienti da tutta l’Italia da parte del personale ATA che non accetta di essere trattato come “figlio di un dio minore” e alle note che il nostro sindacato, in completa solitudine, ha emanato fin da mercoledì 5 marzo denunciando appunto la vergogna di tale iniquo trattamento, i solerti funzionari del Ministero sono stati costretti a correre ai ripari ma, come al solito, in maniera improvvida perché, invece di disporre la turnazione minima degli ATA senza recupero per tutti, la nota del 10 marzo, a firma del Capo Dipartimento Dott. Marco Bruschi, introduce un’inspiegabile imposizione che lede i diritti individuali dei lavoratori.
Infatti, se da una parte si afferma che in nessun caso il Dirigente scolastico potrà imporre a tale personale ferie d’ufficio per l’anno scolastico in corso (e non potrebbe essere altrimenti vista la situazione emergenziale in cui ci troviamo), la stessa nota invita i Dirigenti Scolastici a mettere a riposo a turno il personale, costringendolo ad utilizzare i giorni di ferie non goduti dell’anno scolastico 2018-19 (secondo l’art. 13 del CCNL vigente).
Una nota ministeriale assolutamente illegittima, perché:
─ in primo luogo se sussiste una situazione emergenziale – e quella che stiamo vivendo in occasione dell’epidemia Coronavirus lo è – sotto il profilo giuridico i provvedimenti valgono in assoluto: se non compromettono le ferie per l’anno scolastico in corso, non possono comprometterle neanche per il precedente;
─ in secondo luogo si viene a stabilire un’inaudita disparità di trattamento tra i lavoratori che hanno potuto già usufruire in toto delle ferie dello scorso anno scolastico e quelli ai quali, avendone ancora da disporre, verrebbe negato il diritto (sancito dal Codice Civile) di scegliere liberamente quando e come fruirne.
In una situazione come l’attuale costringere gli ATA ad andare a scuola, tutti o contingentati, è una vergogna, così come è assurdo tenere aperti agli studenti gli istituti più promiscui quali i Convitti e gli Educandati.
Ora basta: occorre chiudere del tutto le scuole!
Roma, 11.3.2020
La Segreteria Nazionale dell’Unicobas Scuola & Università