Se non c’è più unità non c’è neppure documento unitario e la nostra sigla non può + essere appaita alla loro. “Pare del tutto evidente – dice Stefano d’Errico – che, essendosi diviso il percorso, chi segue una strada non può utilizzare le firme di chi ne segue un’altra, tantomeno il testo a suo tempo condiviso se le direzioni sono oggi diverse”.
A questo punto i sindacati di base non solo confermano lo sciopero del 17 maggio ma annunciano anche che, nella stessa giornata, si svolgerà a Roma, a Montecitorio, una manifestazione nazionale di fronte al Parlamento. Due manifestazioni si terranno anche a Bologna e a Napoli.
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