Largo S. Martino della battaglia (angolo V. Palestro, dove sta l’ambasciata turca – zona Stazione Termini)
Tutti i sindacati della scuola per dire no al terrorismo medievale teocratico di stato in Turchia. 60.000 fra arrestati e licenziati. Tolta la cattedra a 15.200 docenti della scuola pubblica e a più di 21.000 insegnanti delle scuole private. Sospesi tutti i rettori delle università. Arrestati migliaia di avvocati, giornalisti e magistrati e persino imam. Oppositori torturati (se non uccisi) ed ammassati nudi uno sopra l’altro. Reintroduzione della pena di morte. Dire che Erdogan sia un fascista è fargli un complimento. Isoliamo questo ex venditore di limonate ingrassato dalla Nato che ha fatto della Turchia una delle principali potenze militari del pianeta con decine di testate nucleari ormai senza controllo, assurto al ruolo istituzionale di spacciatore di intolleranza e falsità, faccendiere e criminale, fiancheggiatore dell’Isis, aguzzino del popolo curdo e degli armeni, negazionista, persecutore per ‘interposta persona’ degli yazidi, dei cristiani, degli sciiti e dei musulmani non integralisti, aguzzino del suo stesso popolo. Cosa aspettiamo a manifestare ed assediare l’ambasciata del nuovo sultano medievale ottomano?