Questa mozione per il blocco di tutte le attività aggiuntive e/o correlate alla ‘Buona sQuola’ di Renzi può venire presentata integralmente o solo per punti, a seconda delle scelte che faranno le RSU ed i colleghi, dell’opportunità e del livello di consapevolezza del Collegio Docenti
PROPOSTA DI DELIBERA DI BLOCCO DI TUTTE LE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE
Il Collegio dei Docenti dell’Istituto__________________________________________________, nella seduta del ___________,
visto che l’art. 7, comma 2 del D.Lgs. n. 297/94 stabilisce: “Il Collegio dei Docenti ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto… Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente”;
visto che ai sensi dell’art. 5/5 del D.Lgs. n. 297/1994: “Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal direttore didattico o dal preside a uno dei docenti membro del consiglio stesso”;
visto che l’art. 25/5 del D.Lgs. 165/2001 prevede: “Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti”.
visto che nessuna norma prevede la figura del “coordinatore di classe”, e che nei Consigli di Classe il verbale può essere siglato a turno da un Docente membro del Consiglio stesso;
visto che peraltro per effetto del D.P.R. n. 275/99 e segnatamente degli artt. 3, 4, 5 e 6 tutti gli aspetti dell’attività didattica sono attribuiti all’autonomia delle istituzioni scolastiche e quindi sono di competenza degli organi collegiali della scuola;
visto che per effetto dell’art. 117, comma 3 della Costituzione, l’autonomia scolastica è “fatta salva” e quindi deve essere rispettata anche dal legislatore ed a maggior ragione dal Governo;
visto che dalle suesposte disposizioni risulta evidente che “l’adozione dei libri di testo e la scelta dei sussidi didattici”, in quanto connesse alle scelte di programmazione didattica, rientrano nella più generale competenza del Collegio dei Docenti in materia di funzionamento dell’attività didattica;
visto che peraltro l’art. 7, comma 2 del D.Lgs. n. 297/94 non impone alcun obbligo in materia al Collegio dei Docenti, ma attribuisce un potere la cui modalità di esecuzione rientra nella discrezionalità del Collegio stesso;
visto che pertanto le disposizioni ministeriali non possono imporre obblighi al Collegio dei Docenti in materia didattica;
considerato che il Collegio dei Docenti di questo Istituto intende proseguire l’azione di lotta intrapresa per il ritiro della LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” detto “La Buona Scuola”, ma è determinato a scegliere modalità che abbiano la minor ricaduta negativa su studenti e famiglie;
considerato che la LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 privatizza de facto la scuola statale, influenzando in questo i Docenti affinché non si impegnino a sviluppare quella capacità analitico-critica che è costituzionalmente affidata ai Docenti stessi;
preso atto che la partecipazione massiccia alla protesta non ha finora indotto negli Organi competenti un ripensamento, e che la protesta può risultare rilevante solo qualora siano insidiati gli interessi economici dei soggetti le cui attività economiche si incentrano sulla scuola (soprattutto case editrici ed agenzie di viaggio);
tutto ciò visto e considerato, il Collegio dei Docenti
delibera:
dimissioni dei coordinatori di classe e dei segretari;
dimissioni dei Docenti dalle Funzioni Strumentali;
dimissioni del “vicepreside” e dei collaboratori del Dirigente Scolastico;
non adesione alle direttive inerenti alla somministrazione delle prove In.Val.SI;
sospensione dei progetti con finanziamenti vincolati e con finanziamenti attinenti al FIS;
sospensione dei viaggi di istruzione;
sospensione delle attività inerenti ai dipartimenti disciplinari;
sospensione delle Olimpiadi della Matematica, Fisica, Chimica, Certamina, Giochi di Archimede;
sospensione delle visite guidate;
sospensione dell’uso della LIM;
Questa scelta permetterà di:
1. dimostrare che i Docenti hanno compreso l’importanza di respingere con ogni mezzo legittimo la LEGGE 13 luglio 2015, n. 107, e di difendere la Scuola Statale (l’unica pubblica) come istituzione e come organo costituzionale volto a garantire il diritto dei cittadini all’apprendimento, all’istruzione, alla cultura, al pluralismo, alla democrazia;
2. impedire che ai Docenti (in qualità di coordinatori) vengano attribuite funzioni diverse da quelle della funzione docente, dimostrando che finora sono stati sfruttati i Docenti stessi per sopperire alla mancanza di personale di segreteria;
3. dimostrare che la Scuola funziona meglio senza burocratizzazione, gerarchizzazione e verticismo (ossia senza le funzioni strumentali – peraltro sottopagate – e senza far somigliare la Scuola a un’azienda);
4. tornare a fare didattica liberamente senza esser condizionati dalle direttive Invalsi;
5. dare un taglio alla trasformazione della Scuola in “progettificio”;
6. far comprendere all’industria turistica che non è interesse di nessuno sostenere un Governo che intenda smantellare e privatizzare la Scuola Statale;
7. opporsi alla politica di smantellamento dei Collegi dei Docenti perseguita mediante la loro parcellizzazione in “dipartimenti”;
8. protestare contro la logica della cultura come “competizione”;
9. dimostrare a studenti e famiglie che la didattica, pur potendo avvalersi di mezzi tecnologici, non è sostituibile dai medesimi, e che pertanto un buon Docente può realizzare ottime lezioni anche (o forse meglio) senza la LIM;
10. proporre contenuti improntati al massimo rigore scientifico;
11. garantire una formazione di dimensione europea;
12. favorire l’attività autonoma e la personalizzazione del lavoro degli studenti (ricerca delle informazioni, trattamento dei dati acquisiti).
Il Collegio dei Docenti dell’Istituto __________________________________________________ non verrà meno ai propri doveri ed alle proprie responsabilità, testimoniando con il proprio impegno l’importanza della propria lotta per una Scuola libera ed adeguatamente finanziata.
Alle famiglie degli alunni chiediamo comprensione, solidarietà ed attivo sostegno. In particolare, la gestione unilaterale e discrezionale da parte del dirigente delle ‘risorse’ umane e professionali delle scuole produrrà sicuramente ulteriori disparità fra istituto ed istituto, consegnando la definizione delle linee del Piano dell’Offerta Formativa e la gestione (chiamata diretta e valutazione discrezionale dei docenti) del progetto educativo della Scuola della Repubblica ad una sola persona, divenuto ‘dominus’ incontrastato, e ‘spacchettando’ in modo inaccettabile l’intero progetto formativo, che diverrà in tal modo ‘cosa del preside’. Il dirigente ottiene di fatto maggiori poteri in ordine alla ‘sua’ scuola dello stesso Ministro dell’Istruzione: di fatto potrà decidere se attivare o meno il tempo pieno, quali materie potenziare e quali comprimere e, soprattutto, come dovranno essere insegnate e quale dovrà essere il livello di ‘selezione’. Un dispositivo del genere porterà inevitabilmente anche nella scuola pubblica la logica delle scuole di tendenza: ad es., potrà ancora definirsi ‘pubblica’ quella scuola che grazie ad uno di quei presidi che non amano si parli d’altro che del ‘creazionismo’, avrà in odio (e vieterà) la teoria del ‘big bang’? Ciò è del tutto possibile a fronte dei poteri incondizionati che Renzi ha attribuito al dirigente.
Invitiamo altresì i Collegi Docenti delle scuole d’Italia ad unirsi alla nostra protesta.