Docenti e amministrativi, cui si sono aggiunti spontaneamente allievi, genitori, lavoratori precari della formazione professionale e delle scuole di arti e mestieri, si sono trovati uniti in una protesta festosa
e corale -nonostante tesi e false voci, circolate nei giorni precedenti nei centri di formazione professionale, che hanno generato confusione tra i lavoratori- contro la disattenzione politica e la cattiva gestione che stanno distruggendo un settore educativo e formativo di fondamentale importanza per lotta alla dispersione scolastica, al degrado sociale delle periferie, per l’integrazione e la crescita dell’occupazione e del livello di scolarizzazione dei cittadini. Nessuno dei consiglieri di maggioranza (alcuni dei quali avevano pure fatto filtrare, ripetutamente, la notizia della loro partecipazione) ha ritenuto di presentarsi. Solamente i consiglieri Davide Bordoni (FI) e Stefano Fassina (SxR) hanno interloquito con i cittadini presenti in piazza. Grazie anche all’interessamento di quest’ultimo, una delegazione composta dai rappresentanti della CIB-Unicobas, della FLC-CGIL, della CISL scuola, e dai lavoratori precari, ha potuto incontrare la segreteria politica dell’assessore Meloni unitamente a rappresentanti del dipartimento delle risorse umane. I quali hanno dapprima rassicurato circa l’interesse dell’assessorato per la formazione professionale, e quindi hanno accettato l’apertura di un tavolo di confronto tecnico-politico sui temi scottanti della gestione delle attività e del trattamento del personale. Cui, inevitabilmente, dovranno seguire un serie di incontri di effettiva contrattazione.