Dopo il clamoroso insuccesso dello sciopero generale di sei giorni continuativi dal 15 al 20 ottobre che ha registrato l’adesione (cfr. Cruscotto Scioperi della Funzione Pubblica) dello ZERO, CIRCA, MENO QUASI, la FISI (Sic!), ha deciso di proseguire ad oltranza per altri undici giorni (dal 21 al 31 ottobre). Per lo sciopero dal 15 al 20 ottobre – che ha mobilitato una quota infinitesimale del vastissimo mondo della scuola e della ricerca – questo sindacato, finora sconosciuto (risulta ufficialmente presente soltanto nel comparto Sanità con 67 iscritti e senza voti per l’elezione delle RSU), aveva respinto la decisione della Commissione di Garanzia che aveva dichiarato illegittimo quello sciopero ad oltranza, rivendicando il diritto di derogare da qualsiasi limitazione (Sic!), cosa impossibile.
Ma sia la Funzione Pubblica che il Ministero dell’Istruzione (conniventi) hanno taciuto, e lo stesso ha fatto la Commissione di Garanzia per la seconda tornata di sciopero, come se lo sciopero (analogo al primo) fosse autorizzato. Così si crea una confusione vergognosa e si espongono i (pochi) eventuali aderenti a possibili sanzioni disciplinari e pecuniarie, possibili dopo che la Commissione si sarà degnata di fornire analogo veto. Va ricordato che invece, ad ogni minima infrazione delle ultrarestrittive regole sancite dalla Legge 146/90 sia la f(i)nzione pubblica, che il Ministero, che la Commissione si sono sempre sperticati tempestivamente a minacciare sanzioni quando gli scioperi erano dei sindacati di base (persino per l’11 ottobre hanno fatto revocare nel pubblico impiego – ma non nella scuola – l’astensione dal lavoro nei comuni interessati dalle elezioni. DUE PESI E DUE MISURE: COSI’ LA GENTE CI TELEFONA PER CHIEDERCI COME MAI NON FACCIAMO ANCHE NOI UNO SCIOPERO DI 12 GIORNI QUANDO GLI SCIOPERI CONTINUATIVI SONO VIETATI PER LEGGE. La confusione serve molto ed il governo è pieno di idee…