Cib Unicobas

sito della confederazione italiana di base CIB Unicobas, sindacato di base, libertario ed autogestionario

Se non hai potuto partecipare, rivedi l’assemblea di mercoledì 22 luglio

Durante le tre ore: Persone raggiunte: 38.235 – Visualizzazioni lunghe e continue: 9.252 – Presenti continuativamente in chat: 360 – Commenti 832 – 184 “mi piace”, all’ASSEMBLEA SINDACALE ON-LINE UNICOBAS SU FACEBOOK di MERCOLEDI’ 22 LUGLIO, h.16.00/18.00.

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DELL’EVENTO
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FACEBOOK CHE SUL RESTO DEL WEB E VIA MAIL. Assemblea svolta in modalità on-line PRESSO LA PAGINA FACEBOOK Unicobas Scuola & Università.

Abbiamo risposto alle domande poste via chat dopo la prima ora di Assemblea.

O.d.g.:

1) Ministero ed Uffici Scolastici con l’organico di diritto
hanno validato ancora le “classi pollaio” (anche con più di 30 alunni), non
calcolando neppure il tasso di ripetenza. In questi giorni si sta decidendo
della riorganizzazione per il rientro: invece delle “panacee” occorre che le
scuole chiedano molti più posti in organico di fatto. Cattedre all’organico
potenziato. Il Ministero ha preso un’unica misura per l’anno scolastico
2020/2021: un solo metro fra le “rime buccali” (che consente persino 80 cm. di
distanza fra i banchi): metro “statico” (neppure “dinamico”). Ciò produce in
media anche oltre 20 alunni/classe. In Belgio massimo 10 alunni con 4 metri
quadrati a testa, per Germania e Regno Unito gruppi di 15 e separazione di 2
metri (previsti anche in Spagna). Ribadiamo il nostro NO a queste misure e
all’accordo sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Snals con finte guarentigie per
Docenti ed Ata per il prossimo anno scolastico. Vogliamo una sanificazione
adeguata ad opera delle Asl e prove sanitarie per
tutti.

2) GOVERNO BOCCIATO. FERIE BLOCCATE? NO, GRAZIE! SCIOPERO
GENERALE UNICOBAS SCUOLA E COBAS SCUOLA SARDEGNA PER I GIORNI 24 E 25 AGOSTO. NO
al sequestro delle ferie di Docenti ed Ata: in molti istituti sono state
arbitrariamente respinte le ferie chieste per l’ultima settimana di Agosto e
convocati per quei giorni illegittimi Collegi dei Docenti, mentre dal 1°
Settembre si prevede un’estensione quasi ad libitum della frequenza: una vera e
propria anticipazione di massa rispetto all’apertura istituzionale dell’anno
scolastico, prevista dal 14. “Solerti” dirigenti scolastici, fomentati dal
Ministero e dall’Associazione Nazionale Presidi hanno stracciato ancora una
volta il contratto nazionale imponendo illegittimamente la presenza a scuola dei
Docenti nel periodo canonico di chiusura e non rispettando i 15 gg. di
continuità spettanti al personale Ata.

3) RIVENDICAZIONI:

-Ribadiamo ciò che abbiamo chiesto con forza al Governo Conte
nel corso degli Stati Generali: massimo 15 alunni per classe ed assunzione di
240mila insegnanti (il terzo necessario in più per ridurre le classi), molte più
stabilizzazioni di quanto previsto, anche per il personale Ata e nella Scuola
dell’Infanzia, esclusi dai concorsi banditi. NO al precariato “usa e getta”
(assunzioni a singhiozzo con licenziamento previste dal Ministro Azzolina in
caso di nuovo lock down).

-Stabilizzazione diretta degli specializzati di sostegno,
percorsi di abilitazione per chi ha esperienza pregressa, onde evitare che oltre
la metà delle cattedre continui a venire assegnata a chi non sa nulla
dell’handicap, e poi istituzione della classe di concorso specifica.

-Assunzione di almeno 30mila collaboratori scolastici per
coprire i vuoti in organico per la vigilanza, di 10mila fra personale di
segreteria e tecnici, più tutto il personale necessario per sopperire alle
difficoltà dovute alle migliaia di soggetti fragili ed anziani che (indici Inps)
hanno diritto a tutele dal Settembre 2020.

-Ricordiamo che negli ultimi 30 anni sono state tagliate
300mila cattedre. Sui 172 miliardi previsti nella manovra (70% a fondo perduto),
sarebbe servito investirne immediatamente almeno 7 aggiuntivi per le assunzioni,
7 per il contratto ultra-scaduto, più i 13 necessari ad un piano pluriennale
serio per porre in sicurezza l’edilizia scolastica (dopo aver perso i 3 mesi del
lock down), invece di spenderne 50 per F16, F35 e portaerei Trieste, invece di
favorire banche e lobbies speculative e di versarne 6,3 a Fiat-Fca, piuttosto
che finanziare ancora (contro la Costituzione) i diplomifici privati. Sui circa
40.000 edifici scolastici italiani, 582 sono di prima del 1800, 944 risalgono al
XIX Secolo, 4.410 sono stati edificati tra il 1900 e il 1945, mentre 5.429 sono
dell’immediato dopoguerra (1946-1960). Sul totale delle scuole, solo 15.687
hanno il certificato di agibilità, mentre il restante 60% (70% in Sicilia) non
ha neanche quello. Solo 5.117 edifici (12%) sono vagamente “antisismici” ed
unicamente 9.824 (24%) hanno il certificato di prevenzione incendi (Cpi). Si
sarebbe potuto far pagare le tasse alle aziende informatiche, invece di dar loro
in mano le piattaforme per la didattica a distanza.

-Rivendichiamo, a partire dal 1° Settembre un’indennità di
rischio di 250 euro netti per i docenti ed il resto del personale. Ribadiamo
l’opposizione alle smart-class, alle riunioni on-line ed alla didattica a
distanza per l’a.s. 2020/21, nonché all’inserimento della “Dad” nei Ptof
(triennali), voluto dai dirigenti nonostante non lo preveda neanche il DL 22/20
che limita la Dad all’emergenza sanitaria. Ci siamo spesi, e ci spendiamo contro
la delocalizzazione degli alunni in parrocchie e case
comunali.

-Non abbiamo dimenticato la necessità di abrogare le
controriforme della “Berluscuola”, chiedendo il ritorno immediato ai nuovi
programmi del 1985 per la Scuola Primaria (abolizione del curriculum ciclico) ed
ottenendo l’eliminazione della barbarie della valutazione in decimi voluta dalla
Gelmini (ma solo dal prossimo anno scolastico).

-Siamo stati gli unici a chiedere l’innalzamento dell’obbligo
sino al quinto Superiore, ivi comprendendo l’ultimo anno della Scuola
dell’Infanzia, sin dall’a.s. 2021/2022, finita la pandemia, con l’utilizzazione
dei neo-assunti oggi per il distanziamento sociale.

-Abbiamo stigmatizzato Invalsi ed alternanza scuola-lavoro e
tutti gli orpelli del minimalismo culturale e dell’aziendalizzazione della
scuola, ricordando la necessità del ripristino nelle Superiori di Primo e
Secondo grado delle ore tagliate di Lettere, Storia, Geografia, Scienze e di
quelle relative al bilinguismo. Ci battiamo ancora contro la cattiva scuola
renziana, la chiamata diretta e “per competenze”, il “bonus premiale”.

-Siamo ancora contro la vergogna dell’abolizione della
titolarità di istituto per i docenti.

-Vogliamo un vero stato giuridico per il personale educativo,
che va equiparato ai docenti della Primaria.

-Abbiamo chiesto e chiediamo il preside elettivo.

-Abbiamo denunciato e denunciamo gli abusi perpetrati dal
Ministero e dai dirigenti scolastici nei confronti di docenti ed educatori con
l’attivazione della Didattica a distanza orario di sevizio superiore o spalmato sull’intera giornata;

• assa di compiti per gli alunni e/o imposizione delle sole
video lezioni;

• attivazione classi virtuali senza controllo, mancato rispetto
della privacy di docenti, famiglie e studenti;

• moltiplicazione delle riunioni collegiali on-line, degli
incontri con famiglie e studenti ben oltre gli spazi istituzionalmente dedicati
e con ingerenze e “valutazioni” improprie sui docenti;

 costi non rimborsati e rischi sanitari legati all’attivazione
della Dad (continuità sul video) per docenti, studenti ed ata;

• disprezzo di mansionario, stato giuridico e norme del Ccnl.

-Abbiamo ricordato gli abusi perpetrati nei confronti del
personale Ata su:

• mansionario;

• abuso d’autorità delle ferie in essere e non godute;

• presenza a scuola senza garanzie sanitarie in periodo di
pandemia (fasi 1, 2, 3) e turnazioni improprie;

• sanificazione delle scuole (competenza
Asl).

-Ci battiamo per risolvere definitivamente la questione del precariato, rivendicando l’attivazione del doppio canale di reclutamento ove valgano il servizio e le abilitazioni già conseguite (onde evitare la necessità di fare altri concorsi), mentre invece viene confermato il licenziamento dei diplomati magistrali e sono stati tagliati fuori dai concorsi migliaia di precari. Ricorsi per i precari.

-Vogliamo l’estinzione immediata della truffa contro gli Ata ex Eell: basterebbero 100 milioni per riadeguare stipendi e pensioni, ed evitare più pesanti sanzioni dalla Ue, dopo ben 10 sentenze favorevoli pronunciate dalla Suprema Corte di Strasburgo. Rivendichiamo l’assunzione degli ex Lsp/Lpu, a pari
retribuzione

Dalla scuola dell’emergenza alla “scuola ricostruita

l’Unicobas vuole un contratto specifico per la Scuola (per Docenti ed Ata) fuori dai diktat del DLvo 29/93 che impedisce aumenti superiori al tasso di inflazione programmato dal Governo (cosa che ci ha fatto diventare i peggio retribuiti della Ue), nonché la rielezione del Consiglio Superiore della Pubblica
Istruzione con l’assorbiment o da parte dello stesso dell’ambito disciplinare di Insegnanti ed Ata (fuori dalla giurisdizione dei dirigenti). Questo è l’unico organismo che può stilare il codice deontologico dei docenti (figure professionali). Esigiamo il ricalcolo della rappresentanza e rappresentatività sindacale sulla base di queste elezioni di categoria a suffragio universale con diritto di assemblea in orario di servizio per tutte le sigle.