Le direzioni Confederali gettano la maschera: Camusso Cgil, Furlan Cisl e Barbagallo Uil sono per la conservazione della cattiva scuola renziana che imponeva almeno 400 ore di alternanza agli istituti tecnici e professionali e 200 ai licei con i ben noti risultati: studenti da Mc Donald’s o altrove, piegati a competenze meramente esecutive. Le direzioni Confederali di Cgil, Cisl e Uil sbugiardano i loro sindacati di categoria che solo per cercare di non perdere tessere hanno fatto unicamente un’opposizione di facciata contro la L.107/15 per poi sottrarsi ai referendum abrogativi o boicottarli dall’interno (uno dei quali era proprio contro l’obbligo delle 400 e delle 200 ore).
Ancora più grave che costoro, ormai rappresentanti solo dei propri interessi nel giro d’affari per la formazione, nonché di quelli delle imprese, vogliano anche il ritorno all’obbligo dell’apprendistato scuola-sfruttamento per la maturità. S’era visto dal Settembre 2015: dopo la farsa dello sciopero generale della scuola il 5 maggio, al quale vennero costretti dalla categoria e dalla grande manifestazione dell’Unicobas e di altri sindacati di base del 24 aprile, si sono subito sottratti alla lotta per non far eleggere i comitati di valutazione del bonus ‘premiale’ ed hanno firmato accordi sulla mobilità del tutto in linea con lo sfascio renziano, accettando persino il cosiddetto ‘organico dell’autonomia’ grazie al quale i dirigenti giocano con la titolarità dei docenti spostandoli a far supplenze sull’organico del ‘potenziamento’ senza tener conto dell’anzianità di servizio. Un organico potenziato divenuto solo fucina per la deprofessionalizzazione ed il tappabuchismo spicciolo, anziché per progetti mirati al recupero ed all’arricchimento dell’offerta formativa. Sta alle scuole, e non ai sindacati, decidere per quante ore e dove impegnare gli studenti, studenti ai quali va lasciata la libertà di aderire o meno all’alternanza. Sarà interessante vedere se le organizzazioni studentesche, di recente lanciate in piazza dalla Camusso con ben vaga ‘piattaforma’, si piegheranno anche al diktat sindacale dell’alternanza scuola-ignoranza o se capiranno l’inciucio. Altrettando interessante sarà osservare il comportamento della base della Cgil e della cosiddetta sinistra sindacale nella scuola. Con Cgil, Cisl e Uil non è possibile alcun progetto per lo smantellamento della L.107/15: la lotta contro questa legge passa semmai anche dalla revoca delle iscrizioni a questi sindacati anti-scuola e di partito. Stefano d’Errico (Segretario nazionale UNIcobas)